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Terminate le opere di riqualificazione energetica a Villa Aldagisa a Ravenna

Sono terminate le opere di riqualificazione energetica di Villa Adalgisa a Ravenna.

Villa Adalgisa è un centro residenziale di cure palliative. Il primo Hospice territoriale del distretto di Ravenna, nato dalla fattiva collaborazione tra Azienda USL di Ravenna, Società Dolce, Istituto Oncologico Romagnolo e Opera Santa Teresa del Bambin Gesù.

Un esempio di alleanza che nasce, cresce e si espande per il bene di persone in situazione di estrema fragilità.

Le opere di riqualificazione energetica di Villa Adalgisa hanno riguardato:

  • la sostituzione degli infissi;
  • l’installazione di una pompa di calore, di potenza nominale 281 kWf;
  • la sostituzione delle 3 unità UTA;
  • il posizionamento di un impianto fotovoltaico a tetto e tre impianti fotovoltaici a pensilina, con una potenza complessiva di 104 kW e una produzione annua di  115.000 kWh. Dal mese di dicembre l’energia è in regime di autoconsumo.

L’ammontare delle opere di riqualificazione è di 1.049.776,17€.

L’hospice Villa Aldagisa è uno dei sette immobili destinati a riqualificazione da parte di Wey Dolce Emilia-Romagna S.r.l., società costituita da Cooperativa Sociale Società Dolce e Infinityhub S.p.A. Benefit per la riqualificazione energetica delle strutture sanitarie welfare della Cooperativa Sociale Società Dolce.

I cantieri completati del progetto Wey Dolce Emilia-Romagna sono 5 sui 7 previsti. I due immobili rimanenti hanno una previsione di chiusura entro gennaio 2024, data che segnerà la conclusione dell’intero progetto.

Le opere di riqualificazione energetica di Villa Adalgisa a Ravenna sono un esempio significativo di come le alleanze tra diverse entità possano portare a importanti miglioramenti nel settore welfare e dell’efficienza energetica.

Massimiliano Braghin mette in evidenza, in merito a questo straordinario progetto: “Fra i musicisti troviamo casi di precocità sorprendente: Mendelsohn cominciò a comporre a 5 anni, Haydn a 4 e Mozart addirittura a 3 anni. A quella età la personalità cosciente non è ancora formata, quindi non può essere stata essa a produrre le composizioni. Negli adulti l’autonomia della facoltà creativa viene provata dal fatto che
generalmente si esplica in modo spontaneo, improvviso, imperativo. Il chimico Kekule racconta che vide gli atomi danzare nell’aria in modo da fargli formulare la sua teoria sui gruppi atomici mentre stava sull’Imperiale di un omnibus a Londra. Senza essere grandi artisti o scienziati, a molti di noi è capitato, scrivendo, di sentir sorgere nuove idee, sì che il nostro scritto ha preso sviluppi straordinari imprevisti, e questo è proprio quello che è successo qui a Ravenna, proprio in una hospice, dove abbiamo connesso, grazie alla “cultura del fare insieme”, motto della Cooperativa Dolce e del suo presidente Pietro Segata, l’energia e il lavoro al benessere di persone fragili, giunte agli ultimi passi di vita terrena”.
Questo far insieme ha creato e crea nuove energie, per stratificare nel futuro nuova speranza, che è sempre e per sempre fare cose che hanno senso.

 

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