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Infinit(Y)HUB si presenta al gruppo investitori trentini

Il 23 ottobre Infinit(y)Hub Spa, Energy Service Company, ha partecipato all’Assemblea del Club trentino degli investitori, il network coordinato da Trentino Sviluppo (l’Agenzia della Provincia Autonoma di Trento nata per favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino), che dall’anno scorso riunisce persone provenienti dal mondo della finanza e dell’industria, intenzionate a sostenere dal punto di vista economico e in termini di know-how la nascita e lo sviluppo di start-up innovative.

Nella sala assemblee di Progetto Manifattura, l’incubatore di impresa clean tech con sede a Rovereto (TN), tra le 4 start-up più promettenti prescelte per presentarsi davanti a potenziali investitori era presente anche Infinit(y)hub, per far conoscere il proprio modello.
Quello di Infinit(y)Hub è infatti un paradigma unico e innovativo in Italia, nato con l’obiettivo di creare una rivoluzione energetica in chiave sostenibile, rivoluzione attuabile attraverso una strategia scalabile, condivisa tra piccoli azionisti e cittadini, tra sfera pubblica, e quindi amministrazioni pubbliche e università, e sfera privata, dunque imprese e famiglie.

“Noi non vendiamo niente, ma proponiamo un modello win-win, in cui tutti vincono” ha affermato il Founder e Ceo di Infinit(y)Hub Massimiliano Braghin.

In che modo tutti vincono? Il modello di Infinit(y)Hub prevede che di fronte ad un’esigenza specifica di un territorio in termini di miglioramento energetico, quale ad esempio l’efficientamento energetico di un edificio pubblico, come un palazzetto dello sport o una residenza sanitaria, oppure l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica delle automobili, ci si attivi, coinvolgendo le realtà locali, fornendo consulenza manageriale, finanziaria e commerciale e raccogliendo fondi per sostenere il progetto di miglioramento, grazie al sostegno del sistema creditizio, ma anche in maniera aperta e condivisa partendo “dal basso” attraverso campagne di equity crowfunding, l’investimento collettivo, promosso tramite i canali social.

In questo modo grazie alla partecipazione di imprese, ma anche di singoli investitori e famiglie che condividono come una piccola comunità uno stesso obiettivo è possibile arrivare alla raccolta di risorse necessaria alla sua realizzazione concreta.

Ciò avviene anche tramite la creazione di società di scopo locali a capitale diffuso, sempre collegate a Infinit(y)Hub.
In questo modo tutti ci guadagnano: chi crede e investe nel progetto e chi lavora per realizzarlo; si risparmia inoltre in termini di spreco energetico e dunque, oltre ai benefici economici, anche l’ambiente ne trae naturalmente vantaggio.

Un modello questo, ha spiegato il Ceo Braghin, che consente di realizzare parallelamente due importantissimi e condivisibili obiettivi: da un lato la creazione, di volta in volta, di nuove opportunità di lavoro territoriali, dall’altro, la realizzazione di misure efficaci e concrete per contrastare il problema dell’approvigionamento di energia pulita, e dunque, per contribuire effettivamente a ridurre l’inquinamento ambientale, causa ad oggi di enormi problemi per la salute umana.
Il tutto attraverso un sistema di democrazia energetica, di coinvolgimento e partecipazione attiva di imprese e singoli.
Dal momento della sua fondazione, nel 2016, (Y) Hub ha accolto progressivamente un numero crescente di soci, passando dai 20 iniziali agli attuali 105, la sua community ha raggiunto i 48.000 follower sui social.

Unica realtà in Italia, è arrivata inoltre a realizzare 3 campagne di crowfunding di successo, chiuse nel giro di un anno e mezzo, attraverso la piattaforma web wearestarting. La prima campagna ha visto la raccolta, in appena 43 giorni, di 105K.

Ma quali sono gli ambiti in cui opera (Y)Hub? I progetti del gruppo vedono attualmente 12 campi di applicazione condivise con la community: la creazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche SM(Y) – Sustainablemobilit(Y); l’efficientamento energetico di palazzetti dello sport e piscine E(Y)S – Efficenc(Y) Sport; la creazione di parchi eolici tramite equity crowfounding W(Y)E – Wind Energ(Y) Efficency; la creazione di piste ciclabili solari B(Y)S – Bic(Y)solarstreet; l’efficientamento di strutture alberghiere e sanitarie WE(Y) – Welfare Efficienc(Y); iniziative di efficientamento energetico di beni pubblici comunali, in ottica di rendere le città sempre più smart S(Y)L – Smartcit(Y)Light; l’efficientamento energetico di imprese energivore SO(Y) – Solarforindustr(Y); un sistema di biodigestione anaerobica del rifiuto organico presso allevamenti e macelli PO(Y) – “Poop” Energ(Y); l’efficientamento energetico di edifici scolastici ed universitari (Y)ES – Efficienc(Y) Education School; l’efficientamento energetico di centri commerciali RE(Y) – Retail Efficienc(Y); il censimento dell’efficency energetica di condomini, abitazioni, quartieri CE(Y), e infine progetti di conversione in ambito agricolo da terreni coltivati in maniera convenzionale a terreni coltivati col sistema biodinamico B(Y)O.

Tra i numerosi progetti in corso nelle varie regioni d’Italia da Nord a Sud ricordiamo un importante traguardo raggiunto: l’investimento, tramite equity crowfunding, volto a finanziare l’efficientamento energetico in termini di illuminazione e riscaldamento del palazzetto dello sport, Palayamamay di Busto Arsizio, i cui lavori verranno ultimati entro la prima metà del 2019 dalla società di scopo EYS BA, Efficienc(Y) Sport Busto Arsizio.
Si è trattato del primo caso europeo di successo di equity crowfunding per una campagna in materia di efficienza energetica.
Altro obiettivo ampiamente raggiunto è stato il progetto per la mobilità sostenibile SM(Y) – Sustainable Mobility attivato nel cuore verde d’Italia, l’Umbria, dove sempre grazie alla raccolta di investimenti tramite crowfunding sono state installate colonnine per la ricarica delle automobili elettriche.
Anche in questo caso, si è trattato della prima volta in Europa dove un’iniziativa condivisa è riuscita a finanziare un progetto di mobilità sostenibile.
Due esempi che hanno mostrato come la partecipazione attiva di imprese e cittadini che condividono il valore della sostenibilità ambientale possa realmente accelerare la transizione verso un’economia più sostenibile, unendo, al contempo, le persone, attraverso la dignità del lavoro declinata di volta in volta nella presa a cuore di un particolare progetto.

Ognuno di noi può diventare motore, parte attiva, subito, di un grande cambiamento, una svolta epocale del sistema economico, che rappresenta certo una grande sfida, ma anche un’enorme opportunità.
A volte serve solo mostrare la via con una visione che possa unire e mobilitare le persone e catalizzare le loro energie in maniera costruttiva. Quindi, avanti tutta!

S. T.

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