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Donne e Investimenti: l’Equity Crowdfunding: uno strumento di inclusione

Il progetto “Donne e Investiment(Y)” è un’opportunità di sensibilizzazione che indaga sulle cause del gap sulla parità di genere, per comprendere e promuovere azioni per l’inclusione delle donne, nel mondo degli investimenti.

Per approfondire la questione abbiamo intervistato Mariarosa Trolese: business angel, startupper e membro del comitato direttivo di IBAN. ( https://www.iban.it )

Ma cosa vuol dire “Business Angel”?

Business angel (o angel investor) è chi per primo crede nell’idea innovativa di un’impresa e decide di farsi carico del rischio economico e dello sviluppo dell’impresa. Si appassiona ad una startup innovativa, apportando il proprio capitale ma anche, e soprattutto, apportando i propri contatti, le proprie conoscenze e la propria esperienza (active angel).

I Business Angel fanno parte di quella categoria di HNWI (High-Net-Worth Individuals) che investono gran parte del proprio capitale nelle fasi iniziali (seed/early stage) di una o più imprese, destinando, in media, dai 25 ai 500 mila Euro per progetto. I BA si orientano verso investimenti ad alto rischio e conseguente alto rendimento atteso, per un arco temporale di medio-lungo termine. Il loro scopo è di far crescere l’impresa attraverso la propria esperienza, le proprie relazioni e le proprie competenze manageriali e finanziarie. La loro attività non si esaurisce, dunque, con il conferimento di denaro, ma prosegue nel tempo nell’evoluzione aziendale, generando non solo un ritorno economico sull’investimento, ma anche valore aggiunto per se stessi e per l’impresa.

Come evidenzia il report del Social Innovator Monitor, team di ricerca del Politecnico di Torino, nel 2021 i business angel in Italia erano 1209, con una percentuale dell’86% di uomini. La maggior parte concentrata nel settentrione, lavora come manager o dipendente in aziende private (46%), imprenditore (32%), libero professionista (17%).

Solamente il 14% delle Business Angel  italiane è donna.

La Survey Donne 2021 di IBAN, illustrataci da Mariarosa Trolese, rileva le principali motivazioni di questo gap di genere. L’indagine evidenzia un mercato ancora immaturo e  la causa è attribuibile alla scarsa conoscenza dell’opportunità di investimento: l’angel investing è ancora poco conosciuto come modalità di investimento e nel mondo femminile i contatti con BA o network di BA sono nulli o davvero scarsi. L’investimento, inoltre, è percepito come troppo rischioso.

Mariarosa Trolese ha iniziato il proprio percorso nell’angel investing attraverso le piattaforme di equity crowdfunding (ECF), investendo prima solo razionalmente, dopo aver valutato attentamente business plan e potenziali di rendimento e poi, mossa anche da interessi e passioni.

L’ECF è infatti nuova fonte di finanziamento per iniziative imprenditoriali e nuova opportunità di investimento per i privati.

Ma che cos’è l’Equity Crowdfunding?

L’ECF è una forma di crowdfunding, ovvero una forma di finanza alternativa che, attraverso piattaforme, raccoglie capitali da destinare a progetti imprenditoriali, con un’interazione diretta tra l’imprenditoria e il crowd (la folla).

Si parla di equity crowdfunding quando il finanziamento di startup innovative e PMI avviene erogando un contributo finanziario in cambio di quote societarie delle stesse imprese (equity). Ne derivano i diritti patrimoniali e amministrativi alla partecipazione nell’impresa. L’equity crowdfunding fa emergere nettamente il concetto di  economia collaborativa (sharing economy), sotto forma di finanziamento e di investimento, in progetti imprenditoriali supportati da una rete di investitori.

I benefici di questa forma di investimento sono molteplici per il proponente, per i sostenitori del progetto (crowdfunders) e per la piattaforma.

Per l’investitore i vantaggi sono i seguenti:

  • accesso ad opportunità di investimento che difficilmente un investitore/investitrice, anche professionale, sarebbe stato in grado di individuare;
  • agevolazioni fiscali che rendono ancora più conveniente l’investimento (dal 50% al 30% in Italia);
  • informazioni e comunicazioni chiare e trasparenti all’interno delle piattaforme di crowdfunding;
  • immediatezza della transazione e possibilità di investimento di piccole somme;
  • potenziale ritorno dai diritti azionari delle proprie partecipazioni nella società e possibilità di rivendere le quote/azioni che storicamente sono state illiquide;
  • possibilità di negoziazione delle azioni sul mercato secondario tramite bacheche dedicate;
  • diversificazione degli investimenti in portafoglio rispetto agli investimenti tradizionali e rispetto alle stesse piattaforme che offrono contemporaneamente più proposte;
  • partecipazione attiva ad un’iniziativa che produrrà occupazione e innovazione.
 http://www.consob.it/web/investor-education/crowdfunding
Cardani, O., Oliva, L., Pasi, M., Pierantoni, R., Saviolo, P. Equity Crowdfunding La normativa, i trend, le valutazioni. Una ricerca empirica del mercato italiano. CFA Society Italy, Marzo 2021
https://cfasi.it/download/20210305105014.pdf

 

I numerosi vantaggi elencati contrastano le barriere d’entrata nel mondo finanziario. L’accesso alle numerose opportunità di investimento, l’informazione offerta e l’esperienza partecipativa sono uno stimolo, in modo particolare per le donne.

Oltre ad essere un momento di collaborazione, l’investimento diventa un vero fenomeno di democratizzazione: anche il piccolo risparmiatore può finalmente accedere all’economia reale, senza costi aggiuntivi e senza la necessità di avvalersi di intermediari. I chip minimi d’ingresso che, in molti casi, spesso non superano i 250/500 Euro, facilitano l’entrata ai singoli risparmiatori, in particolare alle donne, spesso meno coinvolte nella gestione patrimoniale familiare. Inoltre, i progetti sono già preselezionati dai portali che accolgono solamente le società per cui si ritiene che le probabilità di successo siano più elevate. Anche i meno esperti, in questo modo, sono facilitati.

Come iniziare ad investire?

Le piattaforme rappresentano un elemento fondamentale nel processo di crowdfunding. Consentono la raccolta di fondi, ma sono anche un’efficace vetrina per il progetto. L’importanza delle piattaforme aumenta per le campagne orientate alla sostenibilità: gli investimenti sostenibili attirano più investitori. Recenti studi hanno dimostrato che chi partecipa a campagne di equity crowdfunding è in realtà spinto da una logica personale che va oltre la ricerca del mero guadagno economico: si ricercano benefici ambientali e sociali.

In Italia Mamacrowd, Crowdfundme, Upstart, BacktoWork, WeAreStarting, Two Hundred ed Ecomill sono le piattaforme più attive. InfinityHub per prima si è affidata ad alcune di queste per lanciare tredici campagne di successo di ECF, finanziando progetti di efficientamento energetico.

L’equity crowdfunding, dunque, può essere uno slancio sia per imprese innovative, sia per chi investe. Può diventare il punto di partenza per intraprendere un percorso di angel investing e diventare a tutti gli effetti un/una business angel. Mariarosa propone, a questo proposito, il riconoscimento dell’angel investing come vera e propria  professione e sottolinea l’estrema importanza di informazione, formazione e mentorship per avvicinare la figura femminile all’angel investing (AI).

Per concludere una frase del celebre Socrate “la conoscenza rende liberi”, che sostiene l’idea che partire dalla conoscenza è gettare solide basi per un cambiamento che sa di democratizzazione economica e sociale. L’accesso a nuove forme di investimento dà al mondo femminile un’ulteriore possibilità di agevolare la conciliazione della cura del nucleo familiare con la sfera lavorativa. Gli investimenti in ECF consentono, non solo di ottenere introiti maggiori, ma anche di contribuire a produrre un’economia con impatto minimo e sicuro, sostenendo progetti ESG.

Nel prossimo articolo approfondiremo l’esperienza personale di Mariarosa Trolese come business angel, il suo approccio al mercato, l’interesse per gli investimenti al femminile e, infine, quali, secondo la sua opinione, sono le azioni da intraprendere per avvicinare le donne al mondo degli investimenti e al contesto dell’angel investing.

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