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Il valore della condivisione: Infinityhub tra i nuovi associati di Assobenefit

Assobenefit e Infinityhub: intrecciare relazioni, generare futuro

Il 25 settembre Infinityhub ha preso parte al primo incontro online organizzato da Assobenefit per dare il benvenuto alle nuove realtà associate. A introdurre i lavori è stato Francesco Cirillo, direttore dell’associazione, che ha ricordato come questi appuntamenti rappresentino un’occasione preziosa di confronto e conoscenza reciproca. Accanto a lui la consigliera Laura Gori (Way2Global), che ha tracciato con energia e passione il “nuovo corso” di Assobenefit: dal percorso di transizione a ente del terzo settore alla definizione di un disciplinare per contrastare l’impact washing, fino alla nascita di circoli tematici e alla creazione di filiere benefit. Le sue parole hanno restituito la vitalità di una comunità che cresce e si rafforza attorno a valori condivisi.

È stato inoltre ricordato l’impegno del presidente Marco Morganti, che con il suo concetto di “patti fra buoni” ha reso ancora più chiara la filosofia alla base del movimento: la sostenibilità non come obbligo, ma come scelta identitaria, capace di generare fiducia, relazioni e nuove opportunità.

La voce di Infinityhub

In questo contesto, l’intervento di Massimiliano Braghin, presidente di Infinityhub, ha portato il contributo di un’impresa che si riconosce pienamente nel modello benefit. Braghin ha sottolineato come l’ingresso in Assobenefit non rappresenti un punto di arrivo, ma una naturale evoluzione di un percorso già radicato: costruire patti di fiducia lungo la filiera dell’energia e della finanza sostenibile, misurare l’impatto generato e restituirlo alla comunità.

«Io non lavoro per installare pannelli o caldaie: a me interessa condividere con le persone un obiettivo più grande, la sostenibilità» ha affermato, ricordando che la crescita di Infinityhub è nata dall’apertura del capitale e dalle relazioni: «Oggi, con 2.400 investitori, abbiamo creato una ventina di società di progetto, ognuna proprietaria delle tecnologie e dell’energia prodotta. Il capitale diventa una casa comune, dove si discute, dove si litiga, ma soprattutto dove si condividono obiettivi».

Il presidente ha ricordato anche l’importanza delle coincidenze – o, come direbbe Jung, delle sincronicità – che hanno segnato il cammino dell’azienda: «I nostri progetti più grandi non li abbiamo nemmeno cercati: sono nati per caso, grazie all’apertura del capitale e alle relazioni. Non moltiplichiamo progetti per caso: ci chiediamo sempre perché ci impegniamo così tanto. Perché ci crediamo».

Un approccio che trasforma i progetti di riqualificazione in occasioni di incontro e di comunità: «La vera energia non è quella della lampadina. È anche dentro la lampadina, certo. Ma la vera energia siamo noi. Perché alla fine vediamo ciò che siamo e creiamo ciò che siamo». E ancora: «In fisica quantistica si dice che la particella, quando è misurata, prende massa e materia. Ma in realtà la particella è dentro un’onda: l’azienda è un’onda, è una somma di particelle che perdono la loro identità, come gocce nel mare».

Le sue parole hanno trovato risonanza nelle esperienze degli altri partecipanti: Kreston TDL, con Gian Paolo Carnago e Davide Giampieri, ha raccontato il percorso verso la certificazione sulla parità di genere e le politiche di inclusione; Maria Concetta Rizzo ha condiviso anni di attivismo nella divulgazione del modello SB e nella formazione professionale; Emilio Luongo (ValoreUmano) ha presentato progetti dedicati al benessere delle persone e al reinserimento lavorativo; Diego Baldan (Digitalygo) ha illustrato i suoi tre asset legati a digitale, AI e stampa 3D sostenibile; mentre Roberto Brignoli (Rubrasonic) ha mostrato come anche il suono possa diventare strumento di identità, cultura e benessere; Alessandra Sabbatino (Keminova Italiana Srl) ha raccontato il percorso dell’azienda cosmetica, diventata Società Benefit nel 2022, sottolineando l’importanza di valori condivisi tra direzione e dipendenti e progetti innovativi come la biblioteca di fabbrica, pensata per mettere la cultura al centro della vita aziendale.

Infinityhub entra in Assobenefit

Infinityhub S.p.A. Benefit entra a far parte di Assobenefit, l’associazione nazionale che riunisce le imprese italiane impegnate a generare, accanto ai risultati economici, benefici ambientali e sociali. Un traguardo che rappresenta  la naturale evoluzione del modello di Infinityhub, un’impresa nata Benefit di fatto, molto prima che di diritto e che ha nel DNA la cultura, la sostenibilità integrale e la condivisione del valore.

Ma cosa significa essere Società Benefit? Significa essere un’impresa che produce EBITDA ma che, oltre agli obiettivi economici, inserisce nello statuto finalità di beneficio comune. In altre parole, estende la sua missione di generare profitto, all’impegno formale a produrre un impatto positivo per la società e per l’ambiente, rendicontando ogni anno i risultati raggiunti. È un modello che trasforma la sostenibilità da scelta opzionale a parte integrante della strategia, come criterio che guida le decisioni e motore di crescita condivisa.

«Funzionano solo i patti fra buoni»

Il movimento delle Società Benefit in Italia rappresenta una delle più interessanti innovazioni nel panorama imprenditoriale degli ultimi anni, delineando i confini di un nuovo paradigma.

Come ha ricordato Marco Morganti, presidente di Assobenefit, in una recente intervista a Vita: «Funzionano solo i patti fra buoni». Manager ed economista, Morganti è una figura di riferimento nel mondo della finanza etica. Come amministratore delegato di Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al terzo settore, ha promosso per anni strumenti finanziari innovativi a sostegno delle imprese sociali.

La sua frase racchiude la sostanza del modello Benefit: la convinzione che le imprese possano crescere se, e solo se, costruiscono relazioni fondate sulla fiducia, sulla trasparenza e sulla responsabilità condivisa. Morganti sottolinea anche come le Benefit siano “una rivoluzione che riguarda il cuore del fare impresa”: non un obbligo, ma una scelta consapevole, capace di moltiplicare opportunità e creare alleanze.

In questo contesto si colloca l’ingresso di Infinityhub in AssoBenefit, che diventa un’ulteriore occasione per rafforzare un impegno già concreto: trasformare la sostenibilità in un valore misurabile e condiviso.

Puoi leggere qui l’intervista completa di Marco Morganti a Vita- Rivoluzionerò le società benefit, perché un giorno un giudice antimafia mi spiegò: «Funzionano solo i patti fra buoni»

Perché Infinityhub è Società Benefit?

La scelta di diventare Società Benefit è il riconoscimento naturale di un’identità già consolidata. Infinityhub ha costruito il proprio modello d’impresa integrando tre forze che si sostengono a vicenda: l’energia rinnovabile, che riduce l’impatto ambientale, la finanza sostenibile, che rende possibili gli investimenti e la comunità di persone e imprese, che partecipa attivamente ai progetti.

Grazie a questa integrazione, ogni iniziativa genera benefici ambientali, economici e sociali che si estendono oltre i confini dell’azienda e si diffondono nella collettività. In questo senso, essere Società Benefit significa per Infinityhub riconoscere la propria natura: un’impresa che mette al centro le persone, tutela l’ambiente e diffonde una cultura della sostenibilità capace di moltiplicare opportunità e aumentare la capacità di futuro.

Il modello di Infinityhub – innovazione, sostenibilità e partecipazione –

Ogni progetto sviluppato da Infinityhub segue un processo che unisce innovazione, sostenibilità e partecipazione. Dalla sottoscrizione di una joint venture con i partner di progetto si passa a un’accurata analisi di fattibilità economica, tecnica e ambientale. Viene quindi costituita una nuova società dedicata al progetto stesso, la NewCo, che permette di gestire in maniera trasparente ed efficace ogni singola iniziativa.

La fase successiva è quella del crowdfunding, che coinvolge direttamente una comunità di investitori e cittadini. Una volta reperiti i fondi, il progetto entra nel vivo con l’ingegneria e la costruzione, sempre orientate alla riqualificazione energetica, cum grano salis, e all’efficienza. Inoltre, Infinityhub segue i progetti nel tempo, garantendo gestione, monitoraggio e manutenzione. Infine, i risultati ottenuti non vengono trattenuti all’interno dell’azienda, ma condivisi con la comunità e con tutti gli stakeholder.

Questo modello dimostra come l’essere Benefit non sia un concetto astratto, ma un principio che si concretizza in ogni fase, dal progetto iniziale fino alla restituzione del valore che viene generato.

Visita la sezione Applicazioni del sito per scoprire i nostri progetti di successo!

L’inizio di un nuovo percorso

Guardando al futuro, l’entrata di Infinityhub in Assobenefit rappresenta un nuovo inizio all’interno di un gruppo di imprese e persone che credono negli stessi valori. Questo significa anche rafforzare la propria identità e, al tempo stesso, contribuire a sviluppare un ecosistema in cui le imprese non si limitano a rispettare uno statuto, ma costruiscono con gli stakeholder —partner, comunità, investitori— patti autentici. Questo permette di lavorare in un ambiente fatto di relazioni di fiducia e responsabilità, rendendo visibile un’impronta che duri nel tempo.

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