Il rating ESG di Infinityhub per il 2025, basato sull’esercizio 2024, è di 91 su 100, Infinityhub è ESG Gold su ESG Portal.
Un risultato straordinario che ci posiziona ai primi posti nella classifica nazionale delle aziende più virtuose in tema di sostenibilità.
Partendo proprio dalla parola virtù, notiamo che la sua evoluzione etimologica nel latino classico è virtus = “coraggio, eccellenza morale”.
Per Infinityhub questo risultato virtuoso è la perfetta rappresentazione di quel coraggio che ci porta a seguire, giorno dopo giorno, quell’eccellenza etica e morale nel “fare” oggi scelte e azioni che lascino un’impronta positiva nel domani.
Il rating ESG — acronimo di Environmental, Social, Governance — è una valutazione che misura quanto un’impresa sia davvero sostenibile: nei comportamenti ambientali, nelle relazioni con le persone, nella solidità dei propri processi decisionali.
Un’analisi rigorosa, basata su dati, documenti, azioni concrete. Tra i sistemi più riconosciuti in Italia, ESG Portal è una piattaforma indipendente che assegna un punteggio alle aziende sulla base di centinaia di indicatori ponderati.
Massimiliano Braghin, inventore e fondatore di Infinityhub, sottolinea: “Questo post nasce per condividere, sempre dividere-con, l’esperienza che stiamo vivendo anche con le altre aziende, che fanno il nostro mestiere, e che hanno scelto i parametri ESG come metro di misura delle loro strategie, scelte ed azioni.
Sappiamo che, mettendo in comune le nostre esperienze, possono nascere sinergie di valore con: A2A, Acea, Alperia, Edison, Enel, Energon, Erg, Hera, Iren, Italgas, SNAM. Perché come viene ben spiegato nella teoria della Gestalt: «Il tutto è diverso dalla somma delle sue parti.» Insieme possiamo essere e fare molto di più di quanto possibile come singoli.”
Come siamo arrivati qui?
Incredibile da dire, ma siamo arrivati qui lavorando quotidianamente con i valori che ci contraddistinguono, condividendo – dividendo con – persone, energie e futuro, seguendo i paradigmi che caratterizzano il nostro modello “Y”.
Il modello Infinityhub è nativamente orientato dai principi ESG, quindi le nostre azioni non vengono valutate ex-post, ma nascono dall’applicazione ex-ante di quanto stabilito dal framework ESG che valuta l’impatto e la sostenibilità delle aziende su tre dimensioni chiave:
- Enrivonmental (Ambientale): riguardo al cambiamento climatico (emissioni di Co2), uso delle risorse naturali, gestione dei rifiuti;
- Social (Sociale): capitale umano, diritti del lavoro, diversità e inclusione, relazioni con gli stakeholder e la comunità;
- Governance: struttura aziendale, comportamento etico, gestione dei rischi e remunerazione.
Se nella fisica la particella osservata cambia il suo comportamento, lo stesso avviene nelle aziende che vengono misurate, quindi queste valutazioni aiutano le imprese a intraprendere un cammino saggio, per Infinityhub, il principio dell’osservazione diventa il sestante – lo strumento ottico che misura l’altezza angolare di un astro, per determinare la latitudine e la longitudine di un punto – che conferma la posizione in cui ci troviamo sulla Terra o nell’infinito, dipende da dove ci poniamo. E segue perfettamente i principi condivisi da Platone, Pitagora e Einstein: «Tutto è in definitiva Uno, la matematica è sia espressione che mezzo di accesso all’ordine eterno che sta alla base di tutto le cose».
Tre misure – oggi – per dire quello che siamo
Pensando allora al sestante, il rating 91 su 100 ESG Gold vediamo in che posizione si trova Infinityhub, secondo i principi ESG:
Environmental (Ambiente): 94 su 100, l’energia che alimenta il presente verso il futuro
L’ambiente è il campo in cui Infinityhub ha fatto il salto più alto. Da 67 nel 2023 siamo arrivati a 94 nel 2024. Sono state evitate 449 tonnellate di CO₂ (rispetto le 351 dell’anno precedente), e sono nate due nuove società dedicate alla riqualificazione energetica.
Il coinvolgimento della filiera è cresciuto in modo sostanziale: il 16% dei fornitori è oggi certificato in ambito ambientale, e il 49% ha sottoscritto il Codice di Condotta fornitori, segno di un’adesione decisa ai valori condivisi di sostenibilità.
Social (Sociale): 87 su 100, la rete che genera valore
L’area sociale ha visto un rafforzamento importante, con un aumento di fornitori certificati in materia social dal 3% al 12%. Durante l’anno, Infinityhub ha promosso 13 comunicazioni social sul tema della sostenibilità e partecipato a 14 eventi, creando connessioni, cultura e relazioni capaci di generare valore condiviso e valore territoriale.
Governance: 91 su 100, la solidità strategica
Da 78 nel 2024 a 91 nel 2025. La governance ha mostrato una crescita solida e strategica. Tra le azioni chiave: l’ottenimento della certificazione ESCO, la crescita della percentuale di fornitori certificati (dal 8% al 29%) e il deposito del brevetto BYS, una tecnologia proprietaria al servizio della transizione energetica.
Tutti indicatori che testimoniano una governance sempre più consapevole, innovativa e proiettata al futuro.
I Trend della nostra crescita
È saggio di tanto in tanto volgere lo sguardo al passato per vedere con chiarezza il cammino fatto. Condividere i nostri indicatori ESG, dalla genesi di questo percorso, è raccontare una storia di valore e di valori economici, etici e morali.
Ecco il nostro passato verso il futuro:
2022 | 2023 | 2024 | 2025 | |
Environmental | 60 | 54 | 67 | 94 |
Social | 75 | 75 | 79 | 87 |
Governance | 52 | 70 | 78 | 97 |
Totale | 61 | 67 | 75 | 91 |
Il valore economico della valutazione ESG
Nella matematica e nella geometria c’è la rappresentazione della proporzione del mondo, come ci ricordano scienziati e saggi. Tra questi anche Pacioli, che scopre l’armonia della proporzione aurea ed è l’inventore della partita doppia. Due rivoluzioni in una: la bellezza della perfezione e la precisione della misurazione. I numeri sono degli indicatori, molto vicini alla realtà, che ci rappresentano la sostanza delle cose. Per questo, tutto ciò che è misurabile è migliorabile.
E, per questo, le valutazioni ESG hanno un altissimo valore economico.
Perché:
- le imprese con alti punteggi hanno un accesso agevolato a capitali e finanziamenti. Chi investe, oggi, che siano investitori istituzionali, fondi green, banche etiche, ma anche piccoli investitori, predilige quello che ha un valore etico e morale maggiore. Il riflesso è la riduzione del costo del capitale e una maggior facilitazione per accedere a green bond e fondi europei;
- aumenta il valore dell’impresa. Un’alta performance ESG accresce il valore intangibile dell’azienda;
- bandi e sovvenzioni premiano le azienda con punteggi ESG elevati;
- il punteggio ESG è un biglietto da visita che richiama partner e giovani talenti, molto sensibili ai temi green;
- c’è minor rischio, maggiore è la distribuzione della governance, minori sono i rischi normativi, reputazionali e ambientali. Le probabilità di sanzioni, controversie e crisi reputazionali diminuiscono in termini di probabilità.
Il salto senza contare di Infinityhub
Cosa rappresenta per Infinityhub questo salto verso l’alto e sempre verso l’altro?
Siamo passati da 75 a 91 con un +21,33%.
Descrive decisamente:
- il potenziale aumento o l’aumento del potenziale del valore d’impresa;
- un interesse crescente da parte di investitori ESG-oriented;
- il posizionamento come leader nazionale nel settore delle Società Benefit, utile per branding, stakeholder engagement e raccolta equity.
Il rating ESG, quindi è un riconoscimento simbolico, ma anche un moltiplicatore economico, strategico e reputazionale.
E poi, ultimo, ma non per importanza, il fatto di seguire quella coscienza universale che vede nelle azioni per tutte e per tutti, l’unica strada verso l’infinito e oltre.
Massimiliano Braghin, ancora visibilmente emozionato per questo significativo risultato, ci ricorda che:
«Quel che conta nel nostro agire è la sostanza delle cose, che prima o poi ti premia… È la strategia di Forrest Gump: investire con lungimiranza quando il mercato è ancora incerto. Quando arriva l’imprevisto che mette in difficoltà gli altri operatori, la sua barca diventa lo strumento giusto per cogliere l’opportunità, trasformando una scelta coraggiosa in un vantaggio competitivo sostenibile.
Penso anche ad Amazon: il modello di un imprenditore che ha puntato con determinazione su una visione d’innovazione continua.
All’inizio non c’era il delivery come lo conosciamo oggi, ma quella mentalità ha creato le condizioni perché arrivasse in modo naturale e abbondante. Perché quando si lavora con questa prospettiva, tutti crescono insieme: si guadagna e si impara, con un approccio consapevole che va verso il centro moltiplicando valore, nel rispetto verso le cose, le persone, l’ambiente e l’universo intero.
Anche se, come diceva Gilbert Keith Chesterton, scrittore, giornalista e filosofo inglese vissuto tra il 1874 e il 1936, “Non esistono regole di architettura per un castello in cielo” – e forse è proprio questa la forza di chi sa costruire visioni apparentemente impossibili».
Il rating ESG: la summa della sostenibilità autentica
È il come le aziende dovrebbero essere misurate per arrivare ad una sostenibilità collettiva, densa di condivisione e compartecipazione e di distribuzione equa di valore senza recare danni al territorio, ma semmai migliorandolo. Senza particolare impronta umana o desiderio di trattenere il merito o il possesso.
Perché? Perché fra 110 anni, ma facciamo anche per precauzione 120, di tutti noi oggi 2 luglio 2025, 8.230.938.482 di persone, non ci sarà nessuno in presenza.
Realismo strategico o pensiero lungimirante sulla finitezza umana? Meglio pensarla come consapevolezza, quella consapevolezza che ci rende liberi dall’ego e fortemente orientati a lasciare un’impronta positiva.
Ancora immersi nella gioia, nello stupore e nella gratitudine per questo importante risultato ESG Gold, 91 su 100, Infinityhub lavora già per il prossimo traguardo. Puntiamo al 100, non per la medaglia, ma perché così sapremo di avere fatto sempre meglio il nostro lavoro per le persone, per il pianeta e per il futuro.