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VENICE LIGHTYEAR e REY VENEZIA, progetti “ponte” per la sostenibilità a Venezia

Albert Einstein, riferendosi al “tempo” era solito sottolineare che “La distinzione tra passato, presente e futuro è soltanto un’illusione, anche se ostinata”.

A legger la frase, senza conoscere la provenienza, par che si parli di un luogo, uno spaziotempo, un quadro, dove il tempo è un assemblaggio continuo di bellezza, originalità e infinito. E il luogo, lo spaziotempo, il quadro, l’opera d’arte, senza ombra di dubbio è l’incantevole città di Venezia.

Venezia, sede dell’Headquarter di Infinityhub, dimensione spaziotempo dove l’impresa, che ha inventato e che incarna il “modello Y”, affonda le sue radici nel Canal Grande, di fronte alla Galleria dell’Accademia.

La mission di Yhub è moltiplicare valore, attraverso i valori forti tipici della natura: la condivisione (divisione con), la competizione (andare assieme) e la cooperazione (partecipare a un’azione comune).

Infinityhub sta condividendo la forza, l’energia del suo modello di business in tutta Italia, in tanti luoghi carichi di storia, bellezza e significato. Dalle Officine ICO di Ivrea, luogo dove è nato un modello d’impresa a misura d’uomo grazie ad Adriano Olivetti. Alla straordinaria città di Milano, con i primi progetti real estate e il desiderio di “prendersi cura – I care”, con il progetto YCare, che ridà vita ed energia ad abitazioni che generano beneficio comune nel contesto socio-ambientale di riferimento. Fino a Napoli con i progetti in divenire già da giugno di quest’anno.

La bellezza ha valore di per sé, ma quando viene condivisa lo amplifica in modo straordinario.

È sempre più importante “prendersi a cuore” e “prendersi cura” delle città che desiderano condividere la loro bellezza, attraverso un turismo che, oggi più che mai, richiede un alto valore di “sostenibilità”, che comprende per i residenti una importante forma di “vivibilità”.

Venezia, capofila per turismo, bellezza e straordinarietà, oggi vive, da un lato, l’assalto del turismo di massa e, dall’altro, lo spopolamento della popolazione autoctona. Condizioni che richiedono un intervento urgente che riporti equilibrio per le persone, per le imprese e per la comunità tutta.

Premesso che sostenibilità oggi è equilibrio tra ambiente, economia e società, è necessario trovare una chiave di volta da inserire nei processi personali, aziendali e sociali per una estesa capacità di futuro in tutte le dimensioni.

La chiave di volta per Infinityhub è la condivisione, alias “divisione con”.

Forti del principio di condivisione nascono, proprio a Venezia, due progetti due NewCo collegate a YHUb: VENICE LIGHTYEAR e REY VENEZIA.

VENICE LIGHTYEAR srl Benefit

È un progetto pubblico, project financing dell’isola di San Servolo, si proprio davanti a Piazza San Marco!

Il valore dell’intervento è di 502.285,00 euro. Prevede l’installazione di 2120 lampade a LED con un saving annuo di 187.363,64 Kwh e un impianto fotovoltaico con 451 moduli, per una potenza complessiva di 139,41 kWp, una produzione annua di 145.000,00 kWh e un saving economico di 66.627,74 euro.

Il progetto aggiudicato in appalto a ottobre 2020 ha come soci fondatori InfinityHub e Global Power Service S.p.A. Ad aprile 2022 si sono ottenuti tutti i nulla osta ed è terminata la progettazione esecutiva. Ergo il 17 aprile 2023 sono iniziati i lavori. Degno di nota è che il progetto è il primo project financing italiano con l’utilizzo di finanza da equity crowdfunding. Più di 100.000€ derivano proprio da questo strumento fintech. Gli altri, oltre 400.000€, hanno beneficiato di un finanziamento di Banca Etica.

REY VENEZIA S.R.L.

È un progetto privato per la riqualificazione del centro commerciale La Piazza, nel Comune di Venezia a pochi chilometri dall’aeroporto Marco Polo. Il valore originario dell’intervento è pari a 755.000,00. Composto da: installazione di 320 lampade LED e sostituzione delle coperture delle gallerie e della piramide con 2.650 mq di pannelli in policarbonato, installazione sulla copertura piana di 250 kWp di fotovoltaico. Stime di produzione 312.000 kWh/anno e risparmio 213 tonnellate di Co2. 58% di risparmio energetico annuo (risparmio riferito ai consumi del consorzio post interventi), 40% del fabbisogno energetico soddisfatto oggi dal fotovoltaico. Secondo ENEA è best-practices nazionale nello sviluppo di progetti di sostenibilità con strumenti di finanza alternativa, come l’equity crowdfunding, per il 20% del valore del progetto.

Rey Venezia ha completato le opere di riqualificazione energetica previste dal progetto iniziale nel 2021 ed è a reddito dopo la connessione Enel del fotovoltaico avvenuta nel febbraio 2022. Il Bilancio 2022 è in UTILE, è stato approvato venerdì 28 aprile 2023.

Le due società sono esempi concreti delle attività di riqualificazione ed efficientamento energetico promosse, finanziate e partecipate da Infinityhub. Realizzate con alleanze in diversi settori di riferimento su tutto il territorio, da IMQ eAmbiente a Università Ca’ Foscari, da Fondazione Querini Stampalia ad Associazione Veneziana Albergatori.

Infinityhub promuove (muove avanti) la transizione energetica sostenibile e si impegna costantemente per la tutela della Laguna Veneziana. Per il prossimo futuro Infinityhub ha tanti e significativi interventi in programma. Molti dei quali per valorizzare Venezia e renderla una città più sostenibile. Per salvaguardare un ecosistema fragile, che ha saputo trasformare la fragilità in bellezza, ricchezza e stupore. Per dare a tutte e a tutti la possibilità di vivere, scoprire e tramandare la gioia.

Chiude Massimiliano Braghin:

Venezia la città impossibile, per la bellezza e per come è costruita… è stata fra l’altro protagonista, il 25 agosto 1609, proprio sotto il campanile di San Marco, con Galileo Galilei, del primo viaggio con la luce, con il primo telescopio costruito dai maestri vetrai di Murano. Una rivoluzione per il mondo dell’astronomia, Galileo osservò per la prima volta il cosmo, con uno strumento ben più potente e “scientifico” dell’occhio nudo. Diresse il suo strumento verso il cielo stellato.

La prima cosa che vide fu la Luna. Luna che non si rivelò liscia come si riteneva fosse fino ad allora, ma individuò le sue montagne e i suoi crateri. Scoprì la costituzione stellare della Via Lattea, con i suoi ammassi di stelle e corpi celesti, individuò i quattro maggiori satelliti di Giove. Così lui andò verso l’alto e verso l’altro. Così oggi è giusto andare verso l’Alto andando verso l’Altro, attraversando il desiderio che è pur sempre tendere verso le stelle.

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